venerdì 24 aprile 2015

QUANDO MAMMA E PAPA' SI SEPARANO


Le separazioni  sono un dato tristemente in aumento.
Anche se la coppia coniugale smette di esistere, dopo lunghe e sofferte vicissitudini, quando ci sono dei figli si rimane comunque legati come coppia genitoriale.
Il conflitto che spesso accompagna la fine di una storia d'amore deve essere gestito per poter garantire la continuità della serenità di vita, che ogni bambino ha bisogno di avere.
Per ciascun figlio esiste ed esisterà per sempre un solo padre ed una sola madre, non sostituibili sia affettivamente che come modello di riferimento.
Purtroppo troppo spesso i bambini rimangono all'interno del conflitto coniugale e in nome del "loro bene" in realtà vengono strumentalizzati per affermare la propria ragione nei confronti dell'altro.
È importante quindi che la separazione avvenga in modo consapevole.
Il bambino è catapultato in una nuova realtà disgregata e ha bisogno di due genitori che sanno parlare, confortare, provvedere a lui in modo solido ed efficace e mettere da parte risentimenti e paure proprie per pensare all'equilibrio del proprio bambino.



È in questo senso che secondo la legge n.54 del 2006 il bambino viene affidato ad entrambe i genitori risultando quasi impossibile l'affido esclusivo, se non in casi estremi per uno dei due genitori (tossicodipendenze, sospetti di abuso, malattie psichiatriche gravi).
Questo vuol dire per il legislatore che ciascuno dei due genitori garantisce il libero accesso all'altro sia materiale che emotivo.
Per potersi muovere in modo equilibrato è necessario che presa "la decisione" i due coniugi mettano da parte risentimenti e rabbia e decidano "nella pratica" come cambierà la loro vita. 

Questo deve essere necessariamente un dialogo a due, senza interferenze delle famiglie d'origine o di potenziali altri compagni: un dialogo tra due adulti che un giorno hanno deciso di diventare genitori di uno o più bimbi e che rivestiranno questo ruolo per tutta la loro vita.

Nella pratica si decideranno i giorni del papà e quelli della mamma, dove andrà ad abitare il genitore che non vivrà con il bimbo, come sarà la cameretta del bimbo, chi lo porterà a catechismo, al calcio o a danza,  come trascorrerà i suoi Natali, i compleanni e magari la Comunione , quando vedrà i nonni...
La vita del bambino cambierà, ma avrà sicuramente la certezza dell'amore e della protezione di entrambe i genitori.

I genitori saranno sempre presenti e nei momenti di difficoltà si uniranno al suo fianco per aiutarlo a crescere.
Solo quando queste convinzioni saranno strutturate i due genitori le comunicheranno assieme al bambino. 
Il bambino soffrirà
Sicuramente, ma se mamma e papà sapranno parlarsi e riusciranno ad essere ancora lo stesso riferimento genitoriale, a poco a poco questo dolore se ne andrà, perché ogni bimbo è rassicurato dal fatto che anche se doloroso i grandi sanno proteggerlo e amarlo.

Dott.ssa Elena Moglio
www.elenamoglio.com














ELENA MOGLIO
Medico Chirurgo psicoterapeuta iscritta all'Albo dei Medici Chirurghi e all'elenco degli psicoterapeuti del medesimo ordine.
Specialista in Ipnosi Clinica, Terapia di Coppia e Mediazione Familiare.
Vive ed opera a Paderno Dugnano in ambito clinico privato.
Negli ultimi anni si è concentrata nella cura della disfunzionalità della coppia coniugale allargandosi alla cura delle relazioni familiari in collaborazione con colleghi neuropsichiatri infantili.


Se desideri fare delle domande alla Dottoressa Elena Moglio 
racconta la tua esperienza e scrivi a 
blogmammaonweb@gmail.com

photo: http://immagini.4ever.eu

gomc

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