L’arrivo del primo figlio coincide con un momento di grande felicità tanto attesa.
Tuttavia
gli equilibri della coppia cambiano e spesso si va incontro a un periodo di forte stress emotivo e fisico.
Cambiano i ruoli
e lo stile di vita, aumentano le responsabilità, i bisogni e le mansioni da
svolgere.
Soprattutto nei primi mesi
di vita del bambino è necessaria una riorganizzazione degli spazi e del tempo.
E’ importante che nella coppia ci sia una
forte componente di complicità e collaborazione, per evitare che il periodo di
stress dei primi mesi si prolunghi.
Non bisogna sottovalutare i momenti di
crisi, né pensare che le cose si sistemeranno da sole.
Molte coppie, che entrano in crisi e non
riescono più a comunicare, decidono di rivolgersi a un
esperto, per farsi aiutare a ritrovare la sintonia della coppia.
Continuare a
rimandare una soluzione e chiedere aiuto troppo tardi potrebbe peggiorare la
situazione, aumentare la distanza tra i due genitori e provocare una rottura
della coppia.
Cosa fare per evitare che
il rapporto di coppia si spacchi?
- Amarsi
- Comunicare e confrontarsi
- Aiutarsi
- Sostenersi
- Concedere ogni tanto degli spazi alla coppia
- Ritrovare l’intimità
- Conciliare la vita familiare con quella lavorativa
Quali consigli dare alle neo mamme?
- Dedicarsi al proprio bambino senza escludere il neo papà, che spesso non viene considerato sufficientemente capace di accudire il figlio.
- Riacquistare una buona forma fisica e curare il proprio aspetto per se stesse e per il proprio partner.
- Evitare un rapporto troppo morboso col proprio bambino, staccandosi ogni tanto e dedicando del tempo anche per se stesse.
- Chiedere aiuto, in particolare nel pieno della depressione post parto, quando ci si sente sole e cariche di nuove responsabilità.
- Rimandare tutto ciò che non è indispensabile e che può generare stress.
Quali consigli dare ai neo papà?
- Far sentire la propria donna amata, sostenuta e desiderata anche dopo esser diventata madre.
- Stare vicino alla propria compagna durante la gravidanza e in particolare nei primi mesi di vita del bambino, aiutandola nella gestione della famiglia e supportandola dal punto di vista psicologico.
- Dedicarsi alle cure del proprio bambino, così come fa la madre: dargli il biberon, preparargli la pappa, dargli la pappa, cambiare il pannolino, fargli fare la nanna, portarlo al parchetto.
- Non sentirsi esclusi o trascurati dalla compagna se il neonato ha bisogno di molte attenzioni da parte della mamma.
Voi come avete affrontato la nascita del vostro primo bambino?
Siete riusciti a superare le difficoltà date dal vostro nuovo ruolo di genitori?
Affrontare è una parola grossa! Siamo stati travolti completamente. Lui era stato molto tempo singolo, indipendente, pieno di lavoro e quando abbiamo preso la decisione di fare famiglia non si ricordava benissimo, secondo me, com'erano i primi mesi.
RispondiEliminaLui era già papà di un adolescente ed era divorziato da più di dieci anni, abituato ad avere un'agenda precisina; penso lui non avesse messo in budget il bisogno concreto di tempo.
Io non concepivo l'idea di fare praticamente tutto da sola, non avendo parenti vicini, era una rivoluzione che mi stava inghiottendo!
Per fortuna la bimba era una pace! E dopo quasi due anni di tentativi e errori, siamo riusciti a trovare un equilibrio vero. E infatti, poi è nata la più piccola... che ci ha trovati preparatissimi e consapevoli!
Una soluzione la si trova se si è sicure al 1000% di voler continuare insieme ed essere una famiglia.
Grazie Luciana per averci raccontato la tua esperienza!
EliminaHai proprio ragione, c'è sempre una soluzione fin quando ci si ama e si ha la volontà di costruire una famiglia.
Ecco perché non bisogna far passare le giornate senza confrontarsi, rimandando le decisioni e aspettando "il momento giusto".
.condivido tante cose che riporti pero e davvero difficile uscire dallp status di mammaebasta e ricordarsi di essere anche donna e mogliem Bisogna darsi tempo appena il bimbo sara piu autonomo e meno legato agli orari tutto ritorna alla normalita e poi dopo e solo questione di organizzazione
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