Veronica Benini, per molti @spora, ideatrice di Stiletto Academy.
Appassionata di scarpe e di portamento nei suoi corsi insegna ad imparare a camminare sul tacco 12.
Nel 2012 lascia il posto da manager in uno studio di ingegneria a Parigi e si trasferisce in Italia, dove si dedica al 100% alla sua vera passione: le scarpe!
Nel 2013 esce il suo primo libro "Tacco 12", un manuale di stile sui tacchi e da allora diventa influencer sviluppando la tecnica "Tacco 12" e dando lezioni di portamento sul Blog e nei Workshop.
Ha scritto anche anche "Guida bionda per influencer" e "Veronica Benini #12 regole per essere felici sui tacchi".
INTERVISTA A VERONICA BENINI, IDEATRICE DI STILETTO ACADEMY
1. Veronica, prima di fondare la Stiletto Academy e di insegnare alle donne a camminare sui tacchi di che cosa ti occupavi? Com’è nata l’idea di fondare la Stiletto Academy?
Prima della mia vita su Tacco 12 facevo la manager di progetto in uno studio di ingegneria civile a Parigi. Facevamo grattacieli, ma io sono architetta. La passione per i tacchi è nata piano piano negli anni per una sorta di mio accanimento ai simboli della femminilità: tacchi e rossetto rosso. Dopo il cancro al collo dell’utero e la conseguente sterilità, mi sono attaccata ai miei tacchi per rimettermi letteralmente in piedi. Quando sono stata meglio mi ci ero già abituata e non li ho più lasciati!
Ho sempre fatto attenzione alla mia postura e alle patologie veicolate dall’uso dei tacchi, leggendo libri di podologia e parlando con professionisti di settore. Ed ho osservato moltissimo le donne finché non ho deciso di fare il primo corso, nel 2010. Il primo corso è nato, come ho romanzato nel mio primo libro, insegnando ad amiche e colleghe nei bagni in ufficio. Poi ne ho parlato sul blog e ho cominciato a ricevere cosi tante mail che ho detto: OK, vi faccio un corso tutte insieme così non mi rompete più? È stato il primo di una lunghissima serie!
Ho sempre fatto attenzione alla mia postura e alle patologie veicolate dall’uso dei tacchi, leggendo libri di podologia e parlando con professionisti di settore. Ed ho osservato moltissimo le donne finché non ho deciso di fare il primo corso, nel 2010. Il primo corso è nato, come ho romanzato nel mio primo libro, insegnando ad amiche e colleghe nei bagni in ufficio. Poi ne ho parlato sul blog e ho cominciato a ricevere cosi tante mail che ho detto: OK, vi faccio un corso tutte insieme così non mi rompete più? È stato il primo di una lunghissima serie!
2. Quali sono le regole per camminare sui tacchi con eleganza?
Le regole sono molte, e sono tutte molto logiche. Il maggior problema delle donne è che camminano sui tacchi con la stessa postura e la stessa coreografia corporea che adottano in modo naturale senza tacchi. Ma come spiego in questo video (http://youtu.be/NT5LidwrHQ8), i tacchi sconvolgono talmente tanto il nostro corpo che per camminare con eleganza e fluidità bisogna sconvolgere la propria camminata in modo artificiale. Ecco perché non è istintivo e ci sono moltissime donne piccione!
3. Quali sono i trucchi per poter indossare tutto il giorno i tacchi senza soffrire?
I tacchi fanno male. Fanno malissimo. È con questa frase che inizio tutti i miei corsi. Se vogliamo portare un tacco tutto il giorno, deve essere di tipo “passepartout”. Ossia un sandalo che lasci le dita libere sostenendo bene il collo del piede, con un tacco di media altezza e non finissimo. Ma io consiglio sempre di fare tutto con le scarpe basse e comode (no alle ballerine, troppo piatte!) e di avere sempre in borsa il tacco per una riunione o appuntamento speciali.
4. Quale significato attribuisci alla femminilità? Essere femminili ed attraenti significa necessariamente indossare tacchi a spillo?
Chi dice Donna non dice tacco, e il tacco non fa la femminilità. Certo, se indossiamo dei tacchi, la postura ci porterà a sentirci più femminili ed agressive per via dello spostamento del bacino e le natiche all’indietro, in una postura molto sexy che sentiremo intimamente e che ci farà agire in modo più ardito, ma una donna non è meno donna se non indossa i tacchi. I tacchi sono un’invenzione, non fanno parte della nostra natura.
La femminilità è un insieme di essenza e d’attitidune, come l’eleganza. Ci sono donne che possiamo definire meno femminili di altre ma soltanto per come si comportano o come si vestono, non per come siano. Siamo tutte donne e tutte femmine.
Io credo che la femminilità al giorno d’oggi sia molto malcompresa. Le donne si mascolinizzano in ambito lavorativo ed è un peccato, perché non è di certo scimmiottando i comportamenti maschili che si farà più carriera.
In questo senso dello “smarrimento” della femminilità, i miei corsi sono un’oasi felice dove ci incontriamo per parlare non solo di tacchi ma anche di femminilità, bellezza e soprattutto autostima.
La femminilità è un insieme di essenza e d’attitidune, come l’eleganza. Ci sono donne che possiamo definire meno femminili di altre ma soltanto per come si comportano o come si vestono, non per come siano. Siamo tutte donne e tutte femmine.
Io credo che la femminilità al giorno d’oggi sia molto malcompresa. Le donne si mascolinizzano in ambito lavorativo ed è un peccato, perché non è di certo scimmiottando i comportamenti maschili che si farà più carriera.
In questo senso dello “smarrimento” della femminilità, i miei corsi sono un’oasi felice dove ci incontriamo per parlare non solo di tacchi ma anche di femminilità, bellezza e soprattutto autostima.
5. Non tutte le scarpe sono adatte a qualunque piede. Alcune donne non riescono a fare a meno dei tacchi, altre indossano solo scarpe basse e comode. Quali modelli di scarpe non possono mancare nel nostro guardaroba?
Questa è una domanda difficile, dato che ogni donna è diversa e fa cose diverse. Secondo me non possono mancare il sandalo gioiello, la décolleté nude e un bello stivale nero, ma quella sono io e la mia lista è luuuunga!
6. Se posso chiedertelo, quali modelli di scarpe non bisognerebbe MAI indossare?
Le ballerine perché fanno male, soprattutto evitiamole alle bambine perché deformano i piedi durante la crescita, limitiamole alle feste. Poi le simil Hogan e le scarpe da ginnastica con la zeppa nascosta perché troppo tozze e siamo ad alto rischio di caviglia rotta. Gli zoccoli di legno perché pesanti e favoriscono le dita a martello. Sono molto ligia sul capitolo salute del piede, i miei corsi hanno una parte teorica con tanto di power point illustrato che dura più di un’ora prima di indossare gli stiletti per la parte portamento!
7. Consigli per un’occasione importante: quali scarpe indossare al primo appuntamento?
Ufff! Dipende da tante di quelle cose che non posso dirlo. La cosa più importante è sentirsi a proprio agio e non rischiare il mal di piedi! Sarebbe troppo stupido rovinare una cosa così bella come un appuntamento galante con delle belle scarpe ma killer, no?
8. Hai mai fatto una pazzia per un paio di scarpe?
Si certo, ho assicurato la mia scarpiera e mi sono assicurata caviglie e ginocchia.
9. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sono partite le candidature per diventare Stiletto Coach. Chi desiderasse fare il mio stesso lavoro, da marzo potrà partecipare al mio corso di abilitazione per la Licenza annuale per poter lavorare sotto lo stemma Stiletto Academy, con profilo sul sito ufficiale, diffusione dei propri eventi, e soprattutto in completa autonomia economica. Dopo i primi cloni malriusciti mi sono detta che se mi devono copiare, tanto vale che glielo insegni io per benino e che lavoriamo tutte insieme, no? Dopotutto comincio a rifiutare eventi che mi si accavallano ed è un vero peccato non poterli fare. Info utili: http://bit.ly/stilettocoach.
Grazie @spora...da oggi niente ballerine....solo tacchi e rossetto rosso!
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